Entusiasmo, il più potente psicofarmaco

Psicofarmaco Naturale a km Zero

Il termine “entusiasmo” deriva dal greco e letteralmente significa “Con Dio dentro”. Da qui è facile intuire come mai l’entusiasmo si possa considerare il più potente psicofarmaco.

In termini più comuni, provare entusiasmo significa sentirsi carichi di energia, avere grinta e desiderio di fare o portare avanti un ideale, un valore o un progetto. Non a caso, quando siamo entusiasti, usiamo l’espressione “mi sento da Dio”, appunto.

In termini costruttivisti, la parola “entusiasmo” è una forma di “aggressività”, intesa come l’impegno che una persona mette nel fare qualcosa che sente essere una fonte di arricchimento, un’esperienza che porta con sé la possibilità di un cambiamento.

Tecnicamente è definita come “elaborazione attiva del campo percettivo”.

L’aggressività è quella che sperimenta una nuotatrice come la Pellegrini mentre lotta per la medaglia, un cuoco amatoriale alle prese con una nuova ricetta, un appassionato di scacchi mentre gioca una partita ed uno scienziato che studia una nuova molecola.

L’entusiasmo è qualcosa di simile, una motivazione intrinseca che dona vigore, forza, ottimismo e dinamicità. E’ qualcosa che agisce naturalmente sul nostro cervello incrementando la produzione di serotonina, l’ormone della serenità e del buon umore.

L’entusiasmo è ciò che ci salva dalla noia, dalla monotonia e anche dall’ansia. Spesso, per combattere l’ansia, ricorriamo proprio a quelle attività che ci donano entusiasmo:

  • fare jogging
  • una gita in montagna
  • un hobby personale
  • un progetto lavorativo
  • un giro in moto

o anche un appuntamento dal parrucchiere.

Sentirsi bene quando facciamo qualcosa che riteniamo importante e benefico per noi, è un’esperienza piuttosto comune nella vita di ciascuno di noi.

Quando, per svariati motivi, finiamo per rinunciarci costantemente, giorno dopo giorno si fa largo dentro di noi la sensazione di non capire chi stiamo diventando ed è in quelle situazioni che l’ansia e la depressione rischiano di prendere il sopravvento, invadendo il campo e lasciandoci come soluzione più rapida, il ricorso agli psicofarmaci.

 

Ricerchiamo un entusiasmo fittizio
perché abbiamo perso quello reale.

 

Una piccola dose quotidiana ci potrebbe, al contrario, salvare da molte situazioni di disagio.

In psicoterapia, l’entusiasmo gioca un ruolo importante: per il paziente, che può provare tale sensazione sentendosi finalmente capito e accolto in un ambiente che lo stimola a migliorarsi, ma anche per il terapeuta. Da alcune ricerche sul campo sembra infatti che i giovani psicologi “guariscano di più” proprio per questo aspetto.

L’entusiasmo quindi è una risorsa che noi terapeuti dovremmo sempre mettere in gioco e ricercare anche nel paziente, poiché è il più potente tra gli psicofarmaci ed anche il più economico.
Il ruolo del terapeuta dovrebbe essere proprio quello di favorire e incoraggiare una ripresa del movimento vitale, facendo emergere nel paziente gli aspetti che a lui danno entusiasmo e che sono intrinsecamente curativi e terapeutici!

Impegnamoci dunque con il cliente, per il cliente.