Ogni persona è la migliore esperta di se stessa pertanto nessuno può conoscerci meglio di come conosciamo noi stessi. Ognuno di noi ha le risorse giuste per affrontare le difficoltà che vive ma talvolta possono essere ad un basso livello di consapevolezza ed è qui che un professionista può fare la differenza.
Se pensi di esserti bloccato, perso o inceppato in qualche punto dell tua vita, e se hai voglia di capire e di ripartire in modo nuovo, prenota un appuntamento ed insieme troveremo la tua alternativa migliore.
Come psicologa amo ascoltare le storie delle persone, la narrazione che ognuno fa di se stesso, l’interpretazione che dà delle proprie esperienze.
Il segreto di una psicoterapia efficace è la capacità di comprendere i significati che la persona attribuisce alle sue esperienze e la creazione di altri che possano ampliare le possibilità tra cui scegliere.
Per “guarire” è necessario creare nuove alternative per poter poi scegliere tra queste. Lavorare a quattro mani con un professionista che sappia entrare in empatia senza mai coincidere con te, aumenta la capacità di fare ipotesi utili e sensate, di proporre alternative percorribili e di scegliere consapevolmente come muoversi.
Mi occupo di tutti quei disturbi che limitano la persona nel suo modo di sentirsi bene con se stessa e con gli altri. Se sono disturbi sessuali, relazionali o d’ansia poco cambia: sono tutti sintomi di un meccanismo che si è inceppato, di un movimento che si è bloccato e di una difficoltà che fa stare male.
Come, dove e quando il disturbo si rende evidente è una modalità che la persona sceglie, ad un basso livello di consapevolezza, per qualche ragione da indagare e comprendere.
La Teoria dei Costrutti Personali di G. Kelly, è alla base del mio lavoro in terapia. La conoscenza dei costrutti professionali, dei postulati del costruttivismo e delle dinamiche che nascono dall’intreccio con i costrutti personali, differenziano il mio ruolo professionale da quello che potrebbe fare il tuo migliore amico.
In quest’ottica cerco di mantenere un rapporto “distante” ma autentico con il mio paziente, per non perdere le caratteristiche del setting che permettono di lavorare in modo efficace ed utile.
Allo stesso modo, anche il rispetto, l’accoglienza, l’empatia e la fiducia sono fondamentali per una buona psicoterapia. La capacità di distinguere e far convivere questi due aspetti sta nella professionalità che distingue un buon psicoterapeuta da un confidente qualsiasi.
Mi piace pensare alle persone che entrano nel mio studio come a vasi di Pandora mai aperti, o solo in parte, come a quei paesi in via di sviluppo ricchissimi di risorse ma senza strumenti e conoscenze per farne buon uso.
Il mio compito come psicologa è quello di aumentare il livello di consapevolezza delle dinamiche che ci guidano nelle nostre scelte per poi decidere se queste scelte siano le più utili o se sia il caso di farne di diverse.