Disturbi Sessuali

“A me non capiterà mai”
I disturbi sessuali dietro l’angolo

Navigando in internet, non è difficile trovare la classificazione dei disturbi sessuali e farsi un’idea di cosa siano: eiaculazione precoce, vaginismo, perversioni, difficoltà di erezione, astenia, dispauperia ed altri ancora. Tutti questi termini non sono altro che “forme” che può assumere il disturbo sessuale a seconda di come la persona sente di poter affrontare la difficoltà che prova.

Qui non voglio parlare di quali siano queste forme e in cosa si differenziano ma ritengo più utile comprendere quale sia la base comune da cui nascono e come si possano affrontare.

Come nascono i disturbi sessuali?

Tutti gli aspetti legati alla sessualità sono intrinsecamente correlati con la propria storia personale, la visione del noi stessi e del nostro corpo, l’autostima, la nostra cultura e religione e le credenze nelle quali siamo cresciuti.

Ogni disturbo sessuale trova il suo senso se letto come un modo di manifestare una difficoltà psicologica che si rende più accessibile e comunicabile tramite la concretezza di un disturbo sessuale. La sessualità infatti è influenzata dagli ormoni che, non casualmente, sono prodotti e regolati dal nostro cervello e quindi dai nostri pensieri più o meno consapevoli.

Ecco che l’eiaculazione precoce trova senso nella storia di una persona che vuole “arrivare prima”, ambiziosa o che sente di dover dimostrare che può farcela. Il vaginismo potrebbe far parte di una donna che fatica a lasciar andare le proprie emozioni, che le ipercontrolla e che sente che esprimere la rabbia è una cosa da evitare.

Anche la perversione, anche se umanamente più difficile da comprendere, ha un suo significato all’interno della storia individuale: la ricerca di un oggetto sessuale debole e indifeso, ad esempio, può nascondere la sensazione di inferiorità e il bisogno di sentirsi forti almeno con la propria “vittima” oppure può essere la messa in atto di un modello conosciuto e rassicurante, per quanto malvagio (motivo per cui alcune persone violentate da piccole poi manifestino questo tipo di problema).

Questi esempi non sono esaustivi ma sono utili per avvicinarci all’idea che il disturbo sessuale nasca ben prima dell’atto in se stesso, nasce dalle nostre convinzioni e credenze e dalla visione di noi stessi e degli altri con noi.

Risolvere un disturbo sessuale significa scavare dentro al nostro modo di essere fuori dal letto, nel nostro modo di metterci in relazione con l’altro quotidianamente. La sessualità è relazione e come tale deve essere considerata per comprendere le cause e il senso di un disturbo che lì, in quella situazione e con quelle modalità, ha scelto di manifestarsi.

Nonostante la modernità dei nostri tempi, parlare di intimità è ancora difficile proprio perché è una parte di noi guidata da molti impulsi primitivi e poco consapevoli che necessariamente sono meno comprensibili e più difficili da gestire consapevolmente. Un disturbo sessuale spesso fa molta paura perché si ha la sensazione, più che in altri casi, di non essere in grado di superarlo.

Un problema nella sessualità è un problema di relazione, non solo all’interno della coppia ma in generale nel modo di stare e sentirsi con l’altro.

Per comprendere i disturbi sessuali e farci “buon uso” è quindi utile partire… fuori dal letto. La Psicoterapia può aiutare a far chiarezza per tornare a vivere con gioia i momenti di intimita.