Disturbo da Somatizzazione

Quali sintomi sono collegabili ad un disturbo da somatizzazione?

Il disturbo da somatizzazione esiste nel momento in cui separiamo il corpo dalla psiche: se partiamo da questo presupposto, la somatizzazione è la trasformazione di un disagio psicologico in un sintomo fisico.

Il corpo si pone quindi come intermediario tra la mente e la realtà fisica, come a cercare di tradurre un dolore interno in qualcosa di tangibile. Rendere “fisico” qualcosa di “mentale” lo fa sembrare più gestibile e affrontabile con un supporto esterno, senza investimento di tempo e di energia per una ricerca personale.

Tuttavia, se non distinguessimo affatto il corpo dalla mente, il termine disturbo da somatizzazione perderebbe di senso. Immaginiamo per un momento che corpo e psiche non siano due entità separate fra di loro ma solo due diversi linguaggi per esprimere la stessa essenza.

Se partiamo da questo presupposto, qualsiasi sintomo “fisico” potrebbe essere descritto anche come sintomo “psicologico”, usando parole diverse ma per esprimere la stessa cosa.

Ricercare la causa dei sintomi fisici in un disagio interiore, può aprire la possibilità di scegliere molte più alternative per affrontarlo.

“La somatizzazione è la trasformazione
di un disagio psicologico
in un sintomo fisico”

A cosa dunque potrebbe essere utile questa prospettiva?

Ricercare la causa dei sintomi fisici in un disagio interiore, può aprire la possibilità di scegliere molte più alternative per affrontarlo. Allo stesso tempo, la consapevolezza di poter fare qualcosa di diverso dalla semplice assunzione di un farmaco, di dover mettere in gioco risorse più personali e profonde, potrebbe anche spaventare.

È abbastanza condivisibile immaginare che gastrite, mal di testa cronico e difficoltà digestive possano essere collegate a disagi psicologici. È un po’ più difficile quando si parla di dolori muscolari, miopia, alopecia, acne ma anche malattie autoimmuni o tumori.

Tutte le malattie del corpo possono essere lette come un disagio interiore che si fa più concreto. Questo non significa assolutamente che la guarigione dipenda esclusivamente da un lavoro psicologico: il corpo parla e lo fa con il suo linguaggio pertanto deve essere trattato attraverso di esso ma il lavoro psicologico può accelerare il processo di guarigione o renderlo più efficace.

In questi termini, il disturbo da somatizzazione non esiste ma esiste la somatizzazione intesa come traduzione di un linguaggio in un altro per rendere il disagio più comprensibile e dare ad esso la possibilità di essere espresso.