Come il Covid ha cambiato le nostre vite
L’ansia da Covid, come tutte le cose, va prima capita per essere superata.
Negli ultimi 12 mesi la nostra vita è stata completamente stravolta da qualcosa di minuscolo ed invisibile che ci ha tolto quei gesti che credavamo normali e scontati.
All’inizio tutto sembrava temporaneo, si gridava all’emergenza e come tale ci si comportava, nella certezza che sarebbe bastato un sacrificio di tutti per pochissimo tempo.
L’energia messa in questa convinzione ha presto lasciato spazio alla paura di una situazione che andava peggiorando e all’ansia di non essere in grado di capire con certezza se fossimo o meno portatori di un virus potenzialmente letale per i nostri cari.
In estate abbiamo ripreso a respirare, quasi ci sembrava che tutto si stesse risolvendo e quei pochi che sostenevano che non fosse finita lì, erano additati come terroristi perché in fondo, avevamo bisogno di credere che si sbagliassero.
Con l’autunno le speranze se ne sono andate definitivamente e siamo tornati ad avere paura e più il tempo passava più questa si trasformava in stanchezza, rabbia, delusione e soprattutto ansia.
Perché alla paura si è affiancata l’ansia?
Quello che caratterizza questo preciso momento storico, molto più di 12 mesi fa, è la consapevolezza che la situazione non si risolverà in breve tempo ma soprattutto che non abbiamo certezze che questo accadrà.
Tutto ci sembra fuori controllo e i nostri sforzi sembrano essere stati inutili e questo aumenta il senso di impotenza che è cugino stretto dell’ansia.
L’ansia da Covid dunque, si caratterizza per un senso costante di incertezza, una demotivazione a progettare il futuro anche a breve termine ( viaggi, vacanze, collaborazioni, investimenti lavorativi, traslochi, figli, etc ) e tanta stanchezza dovuta alle restrizioni alla nostra vita sociale.
Una minima dose di ansia da Covid appartiene a ciascuno di noi ma come accorgersi che se ci sta sovrastando ?
- quando cerchiamo compulsivamente informazioni sul Covid : lo facciamo per conoscenza ma in realtà in mezzo a tutte quelle frasi, promesse, ipotesi, statistiche e interviste cerchiamo consolazione! È una ricerca inconsapevole di trovare la notizia che ci dia speranza e che ci faccia pensare che non è così grave. Quando troviamo qualcosa del genere, come un circolo vizioso, tendiamo a ricercare ancora altre notizie similmente positive ma ne incontriamo altre di pessimistiche. Un po’ quello che succede con il gioco d’azzardo: più ci sembra di avvicinarci alla vittoria più siamo invogliati a riprovarci, senza tuttavia mai vincere se meno di quello che abbiamo speso.
- Quando non riusciamo più a concentrarci su altro: usciti dal lavoro,a cosa pensiamo? Riusciamo a parlare con le altre persone di cose diverse dal Covid ?Riusciamo a dare peso anche alle notizie di cronaca che non riguardino la pandemia?
- Problemi di insonnia: nell’ ultimo anno pare abbiano coinvolto più della metà degli italiani, bambini compresi. Difficoltà ad addormentarsi, risvegli frequenti e sensazione di stanchezza mentale anche dopo notti apparentemente buone.
- Rapidi passaggi di umore tra nervosismo, ansia, paura, depressione e rassegnazione.
Cosa fare quindi per mantenere l’ansia da Covid quanto più sotto controllo possibile?
- Limitarsi a cercare notizie il minimo necessario per tenersi aggiornati: un telegiornale al giorno o un quotidiano è più che sufficiente. Piuttosto raccogliamo conoscenza di come nel passato si sia usciti da precedenti pandemie. Guardiamo alle risorse e non ai limiti.
- Usiamo i social per comunicare e non per sfogare le nostre anse o paure. Dobbiamo fraternizzare e non divorarci vivi a vicenda.
- Creiamo una routine serale via via più rilassante, proprio come si fa con i bambini. Cerchiamo di mantenere un orario più o meno stabile sia per la cena sia per il momento di coricarsi e non guardiamo telefono o tablet prima di andare a letto.
- Trovare momenti di sfogo personale dedicandosi ad attività piacevoli. Facciamolo con costanza anche se mezz’ora al giorno. Dedicarsi allo sport per esempio, mantiene i livelli di serotonina alti e questo aiuta a controllare gli sbalzi di umore.
Se tutto questo non dovesse essere sufficiente e se l’ansia da Covid dovesse pesare sulla tua vita quotidiana e sulle tue relazioni, contatta un professionista.